venerdì 20 settembre 2013

Jack the Pucco sul Dubbio Finale

Ecco cosa ci Scrive Giulia Lazzini sull'ultima impresa del fratello:

"Ciao One!
Ti scrivo per raccontarti di una bella realizzazione che ha visto come protagonista mio fratello Giacomo detto "the Pucco/Laz/Jack/Lazzino" Lazzini.
Qualche giorno fa, passato il movimento duro della via, è caduto ingloriosamente dall'ultima presa nel tentativo di spittare la catena ("me iero ingallà, iero convinto de averla ormai fatta!" cit.). Oggi siamo riusciti a scavare un paio d'ore libere e, tra il suo esame e la mia lezione, siamo tornati in Baratro per l'ultimo assalto stagionale alla via. Fatto un riscaldo è partito convinto ed è riuscito a portarsi a casa "Dubbio Finale" (7a+), il suo primo 7a+, scalandolo egregiamente!
Bravo Laz, sono molto contenta per te! Se scalassi (e ti impegnassi...) di più, potresti migliorare notevolmente! Ora trovemose sto progettin de realizzar assieme, dei!
Un saluto a tutti i climbers
Laz"
 
A questo punto perché, visto che non ci sono, non riesumate l'idea delle scommesse sul tiro? Tanto più che voi potete scommettere sulla stessa via! Un po' di sana competizione potrebbe fare bene a tutti e due e potrebbe motivarvi per migliorare!
 
Un saluto a tutti!
AndreONE

lunedì 16 settembre 2013

Paso DJ contro i segni di magnesio

"Un appello, un desiderio, forse un sogno, ormai...
Sono sdraiato su una panchina di metallo fuori dall'aeroporto di Kos (per chi non lo sapesse è l'isola in parte a Kalymnos; quest'ultima è una delle mete più gettonate dai climber delle nostre zone). Aspetto. Aspetto il nostro volo di ritorno (low cost, lowissimo cost). La vacanza che tanto desideravo da più di tre anni è giunta al termine. Non voglio annoiarvi con i fatti miei, chiunque voglia notizie o suggerimenti me li chiederà e se non mi conosce abbastanza... Eh! Problemi suoi!
Se proprio devo trovare un lato negativo in questa avventura, sono quegli orribili segni bianchi che sempre più spesso si vedono sulle pareti. Non parlo delle inevitabili manate di magnesite che si lasciano sulle prese. Parlo dei segni grossolani che si lasciano volutamente sulle prese per ricordarsi un passaggio o per segnalare prese o appoggi all'amico di cordata. Sono due settimane che arrampico a vista su vie semplicemente stupende e vi posso dire che trovo quei segni una grandissima mancanza di rispetto verso gli altri e verso la roccia stessa. Non ho mai creduto che l'arrampicata sia uno "sport" eco sostenibile e non ho mai spinto nessuno a non usare la magnesite. Noi climber la roccia la si sporca e la si deturpa con chiodi, piastrine, corde e cianfrusaglie varie, ma rovinare il fascino di una salita a vista agli altri è pura noncuranza nei confronti del prossimo.
Volete segnarvi le prese? Fatelo solo su quelle necessarie, fatelo con segni il più piccoli possibile e levateli quando ve ne andate.
Nell'attesa di spunti/risposte sensate, Paso"

Matt Wilder - Tick Mark Master from Access Fund on Vimeo.

Sono sostanzialmente d'accordo con Paso. Tanto più che vedo sempre meno gente spazzolare le vie, al massimo quella che sta provando. Sarebbe molto bello che tutti noi, me compreso, prendessimo l'abitudine, oltre che pulire le prese mentre proviamo una via, di pulirla per bene dopo averla salita!

Si aspettano commenti!
AndreONE

 

martedì 10 settembre 2013

My best summer

Miei cari, innanzitutto mi devo scusare con voi per essere stato silenzioso così a lungo... Paradossalmente questa mia estate è stata quella in assoluto più performante nella mia carriera da scalatore, eppure la voglia di scrivere non c'era. Spero così ora di farmi perdonare raccontandovi un po' di cose...
Sembrerò monotono ma ancora mi stupisce questo sport, dopo quasi 15 anni, perché mi riesce a regalare soddisfazioni quando meno me lo aspetto. Inoltre riesco a ritornare in forma in relativamente poco tempo e questi 2 mesi e mezzo di vacanza sono stati una manna incredibile. Vacanza relativa poiché ho lavorato un po', ma solo due giorni a settimana, cosa che mi ha dato la possibilità di scalare veramente tanto e con i tempi di recupero giusti. Un altro fattore importante è stato quello di non aver fatto vere vacanze, tranne una settimana rigeneratrice in montagna che mi ha pulito il sangue e mi ha fatto tornare in forma ancora più velocemente...
Per essere completamente sinceri devo dire che quest'inverno sono riuscito a fare un mesetto di allenamenti nella palestra di Riccardo Caprasecca a Roma, cosa che mi ha permesso di rinforzare un po' le dita per evitare i facili infortuni che si possono subire arrampicando tanto dopo un lungo periodo di scarsa attività.
Quindi a luglio ho cominciato a scalare con continuità ma senza esagerare e a DarkPoint ho messo le mani su "Sezana 31249" (8b)... Nei primi giri l'ho sentita lontanissima ma DarkPoint è un posto strano e da un giorno all'altro ti fa uscire la forma... A fine luglio sono andato una settimana a Corvara con Giulia dove abbiamo scalato un po' nelle falesie classiche e fatto una bella via multipitch, con buone protezioni sul passo Gardena.
Durante la breve vacanza non ho mai provato vie dure ma ho fatto qualche 7a a vista che mi ha aiutato a migliorare la scalata e ad ossigenare un po' il corpo.
Appena ritornato a Trieste ho sentito che la forma stava arrivando e così al mio sesto giro in totale ho salito "Sezana 31249" (8b) chiodata da Dean Pertot nel 2003!
Foto stupenda di Luca Dreos!
Ormai la forma era arrivata ma ho cercato di non esagerare per non andare in sovraffaticamento e così la settimana dopo mi è riuscita anche la mia prima creazione a DarkPoint! La via si chiama "Nina" (8a) ed è una difficile via a causa di un blocco molto duro alla fine.
Dopo queste belle realizzazioni io e Giulia ci siamo presi un weekend lungo e prima a Fusine e poi ad Avostanis abbiamo ulteriormente ossigenato il sangue. Qui abbiamo scalato poco e sempre a vista ma la vacanza è stata rigenerante, nonostante la fatica di portarsi tutto il materiale fino in casera.
Una volta ritornati ho sentito che "Il ritorno di Placcoman" (alias "la Supercanna" 8b+) che stavo provando da un po', avrebbe potuto cedere ai miei assalti. E così, dopo 4 anni dal mio primo e unico 8b+, ho salito una delle più belle vie del Baratro.
Preso dall'euforia e dalla consapevolezza della forma ho deciso di rimettere le mani su di una via che mi aveva risucchiato forze fisiche e mentali per diverso tempo e che avevo abbandonato ad un passo dalla realizzazione. In due nuovi tentativi è così uscita anche "Il Musico Natural" (8b+).
Da quel momento la fatica ha cominciato a farsi sentire, cosa che però non mi ha impedito di fare un 7c+ a vista nel grottone di Ospo e "Masochismo" (8b) in Baratro.
Ma la cosa che mi rende più felice è che ho iniziato a provare anche "Il Sikario Sanginario" (8c) e al mio quinto tentativo sono caduto veramente in alto. Ora non credo di riuscire a salire questa via prima di domenica, giorno in cui me ne ritornerò a Roma, ma l'idea di essere vicino a vie di questa portata mi fa sorridere.
Un enorme ringraziamento a WildClimb, a Mauro Marcolin e Massimiliano Esposito per credere in me nonostante non sia un freeclimber professionista, spero di aver ripagato la loro fiducia quest'estate!

Dopo questa sbrodolata lunghissima mi preme dirvi che anche Giulia si è presa le sue soddisfazioni quest'estate salendo "Jizz in my Pants" (7a+) a DarkPoint e "Pop" (7a+) in Baratro. Purtroppo Giulia riesce a scalare con continuità solo se ci sono io e questo un po' mi dispiace perché ha veramente un ottimo potenziale!

L'altra fresca super notizia riguarda l'ultima gara di Coppa Europa Giovanile in Norvegia che ha visto Eva Scroccaro arrivare seconda ed aggiudicarsi così a parimerito la Coppo Europa! Ancora complimenti ad Eva che ha salito quest'estate anche belle vie dure con il picco di "La Peste" (8b+) ex 8c in Baratro!

Vi abbraccio a tutti e spero di vedervi sempre in falesia!
AndreONE