Ho pensato molto a cosa scrivere. Non amo le polemiche, soprattutto per quanto riguarda l'arrampicata. Le trovo sterili e trovo che distruggano tutto ciò che c'è di bello in questo pazzo mondo verticale.
Credo tuttavia che quello di cui voglio parlavi non sia strettamente una polemica, quanto piuttosto una forte presa di posizione, drastica, forse eccessiva ma, secondo me, dovuta.
Da quando scalo con i miei nuovi compagni d'arrampicata romani ho scoperto nuove cose. Un nuovo approccio alla roccia, al boulder e a tutto quello che riguarda il mondo verticale. Tutto è diverso, ma ho ritrovato in questi amici lo stesso spirito e passione che trovo sempre nei compagni triestini.
Tuttavia ho notato nell'ambiente romano sempre una sottile vena di sospetto, di incredulità, e di tendenza alla polemica che non credevo esistesse dalle mie parti. Di conseguenza ho sempre tessuto le lodi della mia origine verticale e del bellissimo spirito che aleggia nelle falesie di casa.
Basta stare un po' lontani da casa per tendere a idealizzare una situazione che è decisamente negativa.
Ho scoperto dagli amici alcune cose che non sono accettabili e che vanno, in alcuni casi, combattute in maniera drastica, altrimenti il nostro sport non potrà mai evolversi.
Innanzitutto l'annoso problema delle falesie "segrete". DarkPoint e il Baratro sono due grotte difficili da raggiungere, su di un terreno privato. Nessuno di noi vuole tenere questi luoghi per sé, né vietarne l'utilizzo alle persone. Tuttavia si è scelto di portare le persone in questi luoghi, senza però pubblicizzarli, per fare in modo che tutti capiscano le storie di queste pareti, le loro problematiche e le loro potenzialità. Detto questo, se volessimo tenerle segrete, non ci sarebbero foto né news e vigerebbe lo spirito "local" dei surfers, dove se non sei del luogo non sei gradito.
Ingiustificabile, quindi, colui che si è permesso di pubblicare su 8a.nu le coordinate di google maps per raggiungere DarkPoint e il Baratro.
Il secondo problema mi tocca personalmente come chiodatore e come scalatore.
Non ho intenzione, in questo frangente, di rimanere sul vago. Ho intenzione di fare nome e cognome delle persone coinvolte in modo che possano difendersi e pronunciare le proprie ragioni, sempre che ce ne siano.
Mi è stato riferito da Gabriele Gorobey, Luciano Frezzolini, Giulio Cassio ed altri che Dino Sturman continua a chiodare vie nuove, precisamente in Baratro e in Grotta del Cane, sotto la Napoleonica. Fin qui nulla di male, se non che le falesie in questione sono decisamente sature di vie. Ma anche se lo spazio è poco, fa sempre piacere avere nuove linee da provare. Non va più bene se Dino, dopo aver chiodato, scava le suddette vie, creando prese artificiali. Come abbiamo detto molte volte, il periodo degli scavi è finito da tempo, ora scavare è anacronistico e senza senso. Non mi risulta che la persona in questione abbia salito tutte le vie presenti nella zona di Trieste, ma nemmeno quelle da lui già scavate. Quindi potrebbe evitare di modificare itinerari potenzialmente bellissimi, plasmandoli a sua immagine e somiglianza… Che ci siano delle manie di grandezza?
Il terzo problema riguarda DarkPoint. Le vie sono state chiodate da Stefano Varnerin, Gabriele Gorobey e dal sottoscritto. Abbiamo studiato a lungo le linee possibili, ci siamo mossi umilmente come chi fa i primi passi in un mondo per certi versi nuovo, per altri conosciutissimo. Abbiamo scalato molto in giro per l'Europa, ci siamo confrontati con vie di gradi diversi e ognuno di noi ha una storia arrampicatori diversa. Abbiamo passato giornate intere ad esplorare la parete prima di cominciare a chiodare. Abbiamo affrontato prima le linee più logiche e facili, per poi concentrarci su quelle più dure, ma consapevoli di creare linee possibili, scalabili… Forse non da noi… Forse non in questo periodo… Ma sempre tutte naturali.
Abbiamo chiodato con molte prove, in maniera severa ma mai pericolosa, con discussioni e contrasti, in modo da avere una falesia dove il piacere di scalare non sia mai interrotto da moschettonaggi forzati, mantenendo sempre un'attenzione alla sicurezza.
Dopo tutta questa fatica sento che Dino Sturman ha salito "Happy Mix" (8a+) moschettonando la catena di "via di mezzo" (8c+?) evitandosi così il runout di arrampicata di soddisfazione che porta alla catena di "Happy Mix". Trovo che ognuno possa fare quello che vuole, anche se in questo caso mi sembra decisamente poco serio. Mi è arrivata anche la voce che varie persone hanno chiesto di aggiungere degli spit su alcune vie. Avete la minima idea di quanto ci siamo interrogati prima di spittare così le vie? Di quanto abbiamo discusso e a volte quasi litigato fra di noi prima di mettere le protezioni dove stanno? Beh sappiate che se stanno lì un motivo c'è e se abbiamo sbagliato qualcosa o abbiamo rimediato o abbiamo aggiunto dei cordoni e vi ricordo che i rinvii fissi "necessari" presenti in parete sono nostri!
Queste le problematiche, altre sarebbero legate a questioni di gradazioni che mi sembrano decisamente meno importanti e di cui parlerò con gli interessati se avranno voglia di ascoltarmi.
Ora penso che le soluzioni per queste problematiche siano due: una è democratica, l'altra no. Penso che la più intelligente sia la prima, poiché nonostante tutti questi problemi, credo ancora nel mondo dell'arrampicata triestina. Quindi propongo di organizzare una riunione aperta a tutti per discutere queste cose e decidere come comportarsi. Se, invece, le persone continueranno a comportarsi in maniera poco democratica facendo quello che vogliono senza confrontarsi con gli altri, agirò di conseguenza, con forza, schiodando le vie scavate, rompendo le prese incollate, riempiendo i buchi, cacciando chi non si comporta bene in falesia ecc…
Dopo aver riflettuto attentamente a tutte queste cose mi accorgo di quanto mi manca Andrea "Arci" Varnerin e la sua politica "attiva".
Aspettandovi guerriglieri
Andrea ONE Padoan
venerdì 8 luglio 2011
Lettera aperta al mondo dell'arrampicata triestina
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ciao andrea! mi trovi pienamente d'accordo. siccome tu sei stato via in questo periodo non saprai che le stesse domande ce le siamo fatte anche noi da tempo ormai. io personalmente avrei già fatto qualcosa ma d'altra parte sono solo l'ultimo arrivato e non ho l'autorità o il prestigio per fare qualcosa. però sono d'accordissimo con te, facciamo una riunione tutti insieme per decidere delle linee comuni. con ovviamente la regola di "se qualcuno ha qualcosa da dire la dica adesso o taccia per sempre", per evitare che gli assenti abbiano poi giustificazioni. in quanto alle topo cercherei di agire velocemente e di chiedere al responsabile del sito che vengano tolte immediatamente.
RispondiEliminaciao giulio!
sono d' accordo!basta stuprare la roccia!più rispetto per il lavoro altrui! solo una precisazione la catena di cui parla andrea nn era nemmeno la catena della via di mezzo poichè quest ultima arriva nella catena originale di happy mix...era slo una catena che serviva a me per pulire la via e che avevo messo per chiodare la via dimezzo...catena che comunque ho già levato 3 settimane fa...le cose da dire sono molte ma visto che parliamo sempre noi e con noi mi riferisco a me stefano andrea ciano e giulio, sentiamo i vostri commenti...non siate timidi!
RispondiEliminaMi sembra più che giusto discutere tutti insieme e cercare di capire quali siano le opinioni più diffuse, soprattutto riguardo alla questione "falesie segrete", che più di tutte divide i pareri degli arrampicatori triestini, o almeno così mi è sembrato.
RispondiEliminaPazzesco invece che ancora oggi, con gran mancanza di rispetto sia verso l'ambiente naturale che verso gli altri climber, ci sia ancora chi continua a scavare prese
Guido
Serve che dico come la penso?
RispondiEliminaDa chiodatore la sika l'ho usata solo per consolidare prese essenziali alla salita che avevano poca speranza di resistere....
Inoltre per come la vedo io la chiodatura dev'essere sicura ma non banale,insomma molte vie nel triestino se si ha un buon assicuratore possono essere fatte in "sicurezza"(se si ha un buon assicuratore ripeto) attaccando uno spit si e uno no. Insomma sono dell'idea che se hai pelo fai la via, se non lo hai stai a casa ma non ti lamenti degli spit lunghi. In quel splendido posto che è kalymnos ho trovato degli inutili trenini di spit che ti costringevano a fare vie di 50 metri con quasi 30 rinvii! Inoltre mi fa paura questa "moda" dell'arrampicata. Spesso vedo gruppetti appena usciti da corsi + o - formativi andare all'arrembaggio rischiando veramente la vita perchè non sono stati preparati a fare sicura. Beh se ci scappa il morto (come purtroppo è già successo) non sarà colpa dello spit lungo (andate a S. Leger o su qualche placca old school a Ceuse per capire cos'è, a Sezana gli spit sono attaccati in confronto) ma del maestro che o non era preparato o non ha spiegato bene il concetto di "sicura dinamica". Per questo sono felice nel vedere Ciano che porta i suoi "giovini" in falesia ( che si senta vecchio e ha bisogno di gioventù per questo? ;-P ) e li bacchetta per bene!
Inoltre una nota che forse sarà dovuta alla mia infermità(non solo mentale). Per quel poco che ho potuto vedere la scena climberistica è diventata più "triste". Insomma vedo tutti (dal climber da 8° grado a quello da 6°) molto concentrati sul realizzare un numero più che sull'arrampicare e tutto quello che ne segue. Un esempio? Era possibile qualche anno fa che qualcuno facesse l'8a e poi a vista si "remenasse" sui 6c(Makumba escluso)? O che chiusa una via si facessero festeggiamenti da coppa del mondo e si smettesse di scalare perchè tanto per oggi sono a posto? La festa sì si faceva ma prima si scalava fino a quando la luce non c'era più e qualche volta si tirava fuori la frontale per fare ancora un tiro(e poi si andava al bar e si festeggiava peggio che per una vittoria da wc!) perchè non era il numero importante,ma il divertimento del scalare. Insomma forse il mio è solo un anacronistico rimpianto,della serie"se stava meio quando se stava pezo", ma a me questo nuovo trend che ha preso ultimamente il mondo verticale non mi piace per niente.
Stefano lo zoppo
Se trovi troppi split e ti danno fastidio saltali. Personalmente quando sono in chiusura il runout o split lunghi proprio nel passaggio duro mi fanno girare le palle. Sicurezza prima di tutto e pensa a scalare un 8c invece di parlare di pelo oppure stacci te sul divano
EliminaPer prima cosa cerchiamo di moderare i toni. Per seconda cosa l'arrampicata prevede il volo e l'arrampicata "libera". Gli SPIT, o fix e non "split" servono solo per sicurezza e il volo fa parte del gioco. Se hai paura puoi scalare da secondo, oppure cerchi di fartela passare. Smettiamola di voler adattare tutto a noi invece di imparare ad adattarci a quello che troviamo. Ultima cosa, se ti permetti di usare toni antipatici abbi almeno il coraggio di firmarti. Ciao Andrea
EliminaCiao a tutti. Ho letto molto di rado questo blog (non per mancanza di contenuti ma solo per mancanza di tempo nel “curiosare”) ma in questa discussione mi sono sentito molto coinvolto.
RispondiEliminaIl discorso credo sia molto complesso e decisamente difficile da gestire in un blog o su di una singola risposta. Sono dell’idea che il tutto parta dalla cima e dal vertice della piramide del “nostro mondo”. Il mondo arrampicatorio è molto vasto, si passa dagli agonisti e le gare, ai corsi adulti ed a quelli didattico-ludici dei giovanissimi, ai vecchi scalatori che hanno imparato sulle loro ossa. Ci sono mille modi e sfaccettature per considerarsi “climber” al giorno d’oggi. Ci sono mille tipi di scalatore con mille approcci diversi. Ognuno la pensa a modo suo in base alle esperienze fatte (o alle esperienze che ci hanno fatto fare) e non si può purtroppo colpevolizzare nessuno.
Manca una guida, un codice, una regola.
Il mondo dell’arrampicata (e sto intendendo puramente falesistica perché la montagna è ancora un po’ lontana grazie a Dio) è gestito per passaparola e così non funzionerà mai.
Senza regole, l’essere umano implode.
Chi ha esperienza ha anche passione (spesso ma non sempre) e rispetto per il mondo verticale e l’ambiente.
Ma non siamo tutti uguali.
C’è chi si porta il trapano appresso e quando trova una via spittata “lunga” si inventa un chiodo in piu, c’è chi non riuscendo a chiuder una via la scava a piccozzate e cosi via…
Oggi sicuramente i corsi hanno aiutato a render l’arrampicata uno sport conosciuto.
10/15 anni fa non trovavi mai nessuno nelle falesie. Oggi hai bisogno dell’elimina code.
E’ un bene ma anche un boomerang.
Una volta per far un 6b ci mettevi 10 anni di sudori, oggi ci vogliono 6 mesi di corsi.
Non si può pretendere che una persona capisca e comprenda il nostro modo di vedere la nostra seconda casa in uno step di un corso.
Oggi tutto si gestisce per gradi e basta. Nessuno si ricorda bene dov’è stato, com’era il posto o si fa un giro per la falesia per vedere com’è l’ambiente. Si va li, si scala e si tirano le somme a fine giornata solamente in base al grado che ha la linea e basta. Se è un 7b la linea è bella, se è un 5° la linea fa schifo. Questa non è passione ma solo vento di entusiasmo passeggero. (secondo me)
Oggi ci sono ragazzi come voi che hanno passione e rispetto ma non tutti son così.
Purtroppo.
Mancano le regole e la disciplina.
L’essere umano è stupido e gregario (quasi tutti) e per far in modo che le cose funzionino ha bisogno di regole e paletti.
Oggi la gente scala ma spesso senza passione
Oggi la gente insegna ma a volte senza giuste basi
Oggi la gente spitta ma senza corretto insegnamento.
Tutto è lasciato al caso e alla propria esperienza e quindi le conseguenze non potranno mai esser diverse.
In ogni caso sono uno pronto a mettermi in gioco ma il solo modo per evitare che qualcuno spacchi tutto, che faccia della parete un colabrodo, che urli e parli ad alta voce con magari lo stereo appresso in falesia, che lasci pattume in giro è… metter delle regole.
Saremo meno liberi ma piu tutelati. Bisogna scegliere. Nessuna via porta alla perfezione.
Max
ops mi sono dimenticato di firmare il post nr6 delle 18.145
RispondiEliminaMario radiccio
Capisco quello che dice Max, ma per ora vorremmo essere democratici e credere nell'essere umano. Non amiamo le regole e come non crediamo sia giusto bucare la roccia imponendo dei movimenti che altrimenti non esisterebbero, così non ci sentiamo in grado di dettare regole. Io personalmente vorrei parlarne, soprattutto con i diretti responsabili e confrontarmi.
RispondiEliminaPurtroppo i tempi cambiano e se qualcuno vuole fare caciara in falesia dovrà discutere con le persone che caciara non vogliono, come in qualsiasi altro posto nel mondo.
Ora i temi principali sono più legati alle cose "irrecuperabili"...
Ciao Andrea,
RispondiEliminabravo e grazie per aver avuto l'esigenza di proporre questo annoso problema.
Mi trovo pienamente d'accordo con Max (che non so chi sia).
Anche il dire basta a certe cose significa imporre delle regole. Allora sarebbe giusto discuterne. In assenza di regole o accordi nessuno può dire ad un altro cosa può o non può fare.
Se organizzate una riunione sarei lieto di partecipare al confronto ( che peraltro si è già fatto taaanti anni fà....).
Eric
Credo che l'arrampicata sia un sublime mix di etica ed estetica, quindi chi ama davvero la roccia dovrebbe rispettarla per come ci è stata donata da madre natura.
RispondiEliminaMi sembra interessante osservare le linee naturali per studiarne i passaggi, ma non ritengo utile rovinarne la bellezza al suo stato originale.
Anche se sono una neofita, nutro profonda gratitudine verso gli spittatori per il loro infinito lavoro e provo una via finché testa e dita reggono, se non passo oggi, magari passerò domani!
Spero vivamente che la situazione triestina si risolva in armonia!!!
In bocca al lupo Andrea!!!!
Ilaria
la pippaccia romana ;)
ciò, sezana xè strafiga!!!
RispondiEliminaneanche a farlo apposta:
chi xè quel mona che ga messo
el cordon al 4 spit de naziskin (tiro chiodato meravigliosamente)?
il caro engagement!!!!
grazie Sbisi Andrea e Ste per il grandioso lavoro che avete fatto!
ps: lo scavo è l'atto egoistico supremo, è non accettare i limiti - tuoi - che la roccia ti mostra, c'è qualcosa di squallido. è perdere un'altra buona occasione per migliorare. è sconfitta (per tutti).
facciamo la riunione.
Sono d'accordo sia con Max che con Andrea: ci vorrebbero delle REGOLE ETICHE! Quelle regole che anche non scritte sono dei dati di fatto. Scavare oggigiorno è ritenuto un delitto dalla stragrande maggioranza dei climbers. Però nessuno si indigna quando al Melloblocco qualche boulder di gara ha qualche presa modificata (se non erro anche l'anno scorso un sds di un boulder pre esistente aveva la presa di partenza scavata o migliorata, oppure ancora più indietro negli anni c'era una placca in alta val di Mello con prese brutalmente sikate). Ci vorrebbe anche qui più coerenza. L'incontro secondo me sarebbe da fare e stendere una bella Magna Carta sugli atteggiamenti (le urla lasciano il tempo che trovano,scavi e spit in più no) che non possono più essere tollerati e poi agire di conseguenza.
RispondiEliminaSui cordoni non mi soffermo,se danno fastidio il coltello è una soluzione rapida ed indolore ( chi si ricorda Sbisi su Pikova? Ha letteralmente cordonizzato la via ahahahah). Su una via come Naziskin non riesco a capirne il perchè....Sinceramente anche su Rototom il cordone leva qualcosa alla via,ma su quello sono d'accordo perchè molto spesso i climber da 7a non hanno una tecnica di sicura "sicura" e quindi sul runout con boulder c'era il rischio che qualcuno di questi neofiti si schiantasse.
Anche sui cordoni avevo già scritto, alcuni hanno senso, come per evitare l'atrito su pikova o permettere a tutti di fare una via in sicurezza, altri no. Comunque un cordone è una cosa modificabile, e chi non volesse usarlo può comunque moschettonare lo spit e lasciar perdere il cordone, se non toglierlo completamente.
RispondiEliminapipx
RispondiEliminaah, che passione.....mi piace, mi piace molto!
Sapete già, vero, che quelli con cui volete discutere non si faranno vivi e come conigli snobberanno il tutto.
Ah se tanta sana passione potesse essere convogliata sulle tante stronzate che avvengono in questo paese! o magari mi sbaglio
un abbraccio a tutti
nonna Baghi di ritorno dalle Dolomiti dopo una settimana di nonna sitter
Qualcuno spieghi a Dino che non vogliamo il corridoio 5 in Val Rosandra, e neanche nelle nostre falesie.
RispondiEliminaEmiliano
cazzoni, qualcuno ha mai provato a parlare di persona con Dino? Conigli!!!!!
RispondiEliminaa parte che non trovo nulla di male negli scavi salvo che esista un modo per passare (violentiamo comunque la roccia lasciando chili di magnesio sulle vie, fissando le piastrine o, ancor peggio, disgaggiando mezza parete perchè instabile...vergogna).
stefano, i festeggiamenti da coppa del mondo per le realizzazioni personali ben contrastano le tue sfilze di bestemmie che assordavano i poveri presenti quando cadevi su un cazzutissimo 8a, b o c che non raggiungeva nemmeno per sbaglio l'elite nazionale; pensare a se stessi prima di criticare gli altri sarebbe meglio, no?
Innanzitutto noi saremo anche dei conigli ma almeno firmiamo le nostre posizioni e non insultiamo gli altri nascondendoci dietro un commento anonimo. Abbiamo più volte parlato con Dino ma evidentemente non ci ha mai preso sul serio o comunque a noi diceva certe cose e poi faceva altre. Almeno io personalmente ho provato a parlarne in chiave generale e ti assicuro che non sembrava avesse ancora voglia di scavare eppure poi vengo a sapere che continua.
RispondiEliminaComunque sarebbe interessante sapere i motivi per cui per te non c'è nulla di male a scavare, visto che hai ben pensato di insultarci senza spiegarlo.
Per quanto riguarda il magnesio ne abbiamo parlato un sacco fra di noi e puliamo il più possibile, ma non ha nulla a che vedere rispetto al bucare la roccia per creare prese artificiali. Ti ricordo che dopo la chiodatura di Bimba Iena si erano fatti tutti i singoli della via, che è stata scavata lo stesso.
Le bestemmie in falesia (purtroppo anch'io le dico) pur non essendo belle, me ne rendo conto, sono l'indicazione di quanto teniamo a quello che facciamo... Ma non siamo gli unici a dirle e non siamo noi che abbiamo portato quest'usanza nel mondo dell'arrampicata.
Rimane un argomento meno imprtante rispetto a quello degli scavi.
Un'ultima cosa: io ho detto quello che penso ed ho proposto un incontro, tu hai insultato...
non ho parole x commentare la stupidità di certe persone... in fondo la mamma degli idioti è sempre incinta...
RispondiEliminaVOI (andreaone, sbisi, stefi, ciano e giulio) siete amanti di questo stile di vita e rispettosi nei confronti della natura e, anche se non vi conosco da una vita, posso dire con assoluta certezza che VOI siete veri uomini e veri climbers.
gli ALTRI, quelli che insultano in forma anonima, sono solo dei maleducati conigli codardi e sinceramente non so quanto senso avrebbe provare ad avere un confronto con queste persone...
comunque, complimenti andrea, sei veramente un signore...
stefi, lassa star certi commenti veramente deficenti...
Giulia Laz
ps: amici, menomale che esistono persone come voi!
Purtroppo tutto questo nasce proprio per confrontarsi con persone così. Proprio con loro dobbiamo avere un dialogo.
RispondiEliminaho letto tutti i commenti, continuare così non ha senso. tutti hanno una propria opinione su tutto, certi si firmano e altri no. faccio anche un mea culpa, io e penso altri non volevano insultare nessuno. per certi aspetti forse dovrei ringraziare quelli che hanno scavato il baratro, altrimenti là potrei fare ben poche cose........ mi piacerebbe replicare a molti però come ho detto non ha senso. se qualcuno volesse parlarne di persona sa dove trovarmi........ in falesia! mi dispiace per Dino che ha fatto un po' da capro espiatorio, visto che lo conosco posso dire che sia una persona gentile con cui fa sempre piacere stare in falesia, ma il discorso è una cosa in generale che non riguarda lui ma l'arrampicata in generale. con questo chiudo. buon caldo a tutti!
RispondiEliminagiulio
come al solito la situazione perde un pò il controllo! Onestamente di cordoni festeggiamenti bestemmie ecc a me non frega niente. In secondo luogo Dino è un mio amico, ed è anche grazie a lui se ho spittato a dark point. Non sputo su un piatto in cui ho mangiato poichè il baratro con le sue prese bricollate negli anni mi ha allenato e mi ha fatto diventare ciò che sono a livello di scalatore. Io dico semplicemente che per me ORA nn vale più la pena di scavare per una marea di motivi. E che per me è sbagliato. Pensate solo al fatto che io domani trovo una falesia nuova con le sue potenzialita e le sue possibili linee naturali...io però voglio fare una 6a+. Prendo e scavo una fila di zappe e così faccio in tutta la falesia. Arriva un altro e ti dice : chi sei tu per fare questo. io voglio che siano tutte 6b+ e si rinizia...Allora lasciamo decidere alla roccia. Se poi mi dite e ma tanto la non si passava, ancora non mi sta bene! Ho dimostrato già in più casi, ricordo il musico e sbisigando con l' orango, che ciò che 15 anni fa sembrava impossibile ora è alla portata di molti. Questo è solo uno dei mille motivi che mi vengono in mente. Adesso secondo me chi ha voglia di parlare e dire la sua continui. Chi ha voglia di insulatare sia dino che me o chiunque altro può andare al mare piuttosto che è una bella giornata!
RispondiEliminasbisi
Odio le prese scavate anche se ho fatto vie con prese scavate,chi non le ha mai fatte?Inoltre bisogna fare una distinzione da territorio a territorio,dove c'è carenza di roccia scalabile capisco anche che c'è la necessità di trovare nuove linee a volte forzate,a parte il fatto che se non ti tieni su una tacca da due millimetri non sei giustificato a scavare secondo me,allenati e traziona sulle tacche da 2 millimetri...monobraccio ovviamente e con sovraccarico!Qua a Trieste e dintorni la roccia non manca,le linee sono tante e da quanto ne so non mi sembra che ci sia nessun triestino che sia riuscito a scalare tutte le vie di tutte le falesie qua attorno.
RispondiEliminaCompletamente d'accordo per fare la riunione.
Amilcar Luciani
per giulio e sbisi:
RispondiEliminanessuno ha insultato dino, ci siamo solo presi la briga di sollevare il problema. una sola persona ha insultato ed la stessa sola persona che non ha firmato il suo commento.
normale che tutti scrivano i loro pensieri.
credo che i messaggi un po' più vivaci non fossero riferiti a dino quanto piuttosto alla persona che ha insultato senza firmarsi.
per nn contare quanto più bella è una linea naturale..non ha nemmeno paragone...per poi non parlare della sfida di trovare itinerari sempre più duri naturali...è proprio questa la missione di un chiodatore..non capisco quella di scavare. Se non passi metti una catena prima altrimenti rimane proggetto...se scavi ti interessa probabilmente solo del grado e te ne freghi della bellezza. Tanti scavi in baratro nn sono stati fatti perchè nn si passava ma per rendere la linea più continua : ingrandire le prese dei boulder e tappare le ronchie di riposo facendole diventare svasi...che schifo! per fare ste porcherie eistono le palestre con le prese sintetiche, non occore bucare la roccia...sbisi
RispondiEliminaINTANTO CIAO A TUTTI BEI E BRUTTI !
RispondiEliminaOGNUNO SPITTA LE SUE VIE COME VUOLE PERò è UN PECCATO
CHE NON POSSA ANDARCI CON jENNI PERCHè CERTE VIE LE TROVA
PERICOLOSE E MI TROVA DACCORDO SOPRATUTTO SUI GRADI PIù
FACILI, SI, SE IL TUO ASSICURATORE è BRAVO, BELLO E ATTENTO NON HAI PROBLEMI MA PRIMA O POI QUALCUNO SI DISTRAE.......
SUGLI SCAVI SONO DACCORDO CHE IL TEMPO SIA PASSATO PERò
NON ESAGERIAMO PER VARI MOTIVI:
1-IN QUELLA MERDA DI POSTO DOVE HA CHIODATO DINO TRA MUSCHI E LICHENI O SI DECIDE CHE NON SI SCALA O BISOGNA ACCETARE LA RESINA, PENSO AD ESEMPIO CHE A CAVAZZO ABBIANO FATTO UN OTTIMO LAVORO.
2-E VERO CHE DINO A SCAVATO ANCHE A DESTRA DOVE LA ROCCIA è BELLA E FORSE CI STAVA UN 9B NATURALE, PERò è ANCHE VERO
CHE LA LINEA ERA LI AD ASPETTARE PER MOLTO MOLTO TEMPO, SE QUALCUNO CI TENEVA PARTICOLARMENTE POTEVA ANCHE MUOVERSI PRIMA.
3-POI, FORSE MI SBAGLIO MA TROVO CHE CI SIA DEL PERSONALE IN QUESTE POLEMICHE
PERCHè IN MOLTI ANNI NON HO MAI SENTITO CRITICARE BUBU O POLEMIZZARE QUANDO HA CHIODATO E SCAVATO LA GROTTA CATERINA SOLO PER FARE DRY TOOLING E ROVINADO FUTURE LINEE DI POTENZIALI 8C, 9A, 9B ECC.
E QUESTO LO TROVO PEGGIO DECISAMENTE PEGGIO!
UN ULTIMA CONSIDERAZIONE SULLA RIUNIONE COSA BELLA COME LA TAVOLA ROTONDA MA UNA LAMA A DOPPIO TAGLIO PER NOI STESSI.
AL GIORNO D'OGGI SIAMO PIENI DI TASSE OBBLIGHI DIVIETI, IL CANE A GUINZAGLIO METTI IL CASCO ALLACCIA LE CINTURE NON PROVOCARE LE VALANGHE SE NON SEI SICURO DI MORIRCI PERCHè ALTRIMENTI CI PèENSA LO STATO AD INCULARTI. CI SONO MILLE TROPPI DIVIETI, QUINDI VIVIAMO SERENI OGNUNO CON LA PROPIA ETICA, GIUSTO IL CONFRONTO ED IL DISAPPUNTO CRITICARE VA BENE, MEGLIO A QUATTROCCHI MAGARI MA ALMENO NELLA SCALATA SIAMO LIBERI!
ANDATE IN PACE VI VOGLIO BENE
ROCCO
finalmente qualcuno scrive delle ragioni che non condivido in maniera pacifica.
RispondiEliminaCome avrai letto, però, rocco, io personalmente non farei una riunione per dettare delle regole ma per mettere delle persone davanti a tanta altra gente che non è poi contenta di quello che fanno.
quello che dici su bubu non è vero, io non scalavo attivamente quando bubu facea queste cose, e comunque nessuno me l'ha detto. Mi sarei indignato allo stesso e modo e se chiunque altro scavasse ora, in questo periodo, lo sottoporrei alle stesse problematche senza peli sulla lingua.
un'ultima cosa: di che via stai parlando riguardo la sicurezza? in arrampicata l'assicuratore se si distrae uccide il compagno, sia che gli spit siano vicini, sia che siano lontani.
capisco che alcune persone abbiano paura di cadere e di conseguenza non si divertono sulle vie spittate lunghe, ma dovrebbero essere capaci di superare le paure o spostarsi su altre vie. Jenny fa vie da prime in montagna? il principio è lo stesso. se io ho paura di alcune cose o non le faccio o le faccio da secondo... e qui non sto parlando di pericolosità ma di paura.
ho provato tutte le vie che abiamo chiodato a darkpoint e nessuna è pericolosa, bisogna stare un po' attenti sulle vie di sinistra chiodate da ste, e anche su questo abbiamo discusso parecchio con lui!
comunque grazie rocco per la presa di posizione "serena".
ah sì rocco, sai quante vie fra le più difficili al mondo, copresa realization, sono rimaste inscalate per molto più tempo che bimba iena...
RispondiEliminacomunque non sono d'accordo sull'idea: ognuno fa quello che vuole, soprattutto se non si può ritornare indietro...
Violentare la roccia creando degli appigli artificiali è la morte dell'arrampicata. L'arrampicata è passione, dedizione, costanza, fantasia, creatività e se vogliamo è anche amore, per il gesto e per un pezzo di roccia.
RispondiEliminaL'era dello "scavo" teoricamente dovrebbe essere finita da un pezzo ma ancora oggi purtroppo molte vie vengono più o meno selvaggiamente sfregiate. Ciò che maggiormente mi sconvolge e che dovrebbe far riflettere, è che c'è altrettanta gente "in giro" alla quale non importa particolarmente se una via è naturale o scavata. Probabilmente annebbiati dal puro gesto atletico non riescono a capire la differenza? Non sò darmi una risposta ma cerco di combattere questa apatia arrampicatoria diffondendo il mio punto di vista, polemizzando su quanto ritenuto opportuno e scontrandomi con chi giustifica lo scavo e con chi ancora non ha coraggio di prendere posizioni in merito forse per troppa tolleranza o per interesse personale.
Se uno ha passione di chiodare nuove linee se le và a cercare, di roccia vergine se ne può trovare a piacimento. Non credo che guidare qualche chilometro in più sia un sacrificio troppo grande da affrontare. Ci vogliono passione, impegno, umiltà e perchè no...un pò di gusto per le cose ben fatte, soprattutto per chiodare nuove linee. Se non si è in possesso di questi requisiti è meglio farsi aiutare da qualcuno più capace o è meglio lasciare stare.
Quanto di contestabile fatto negli anni ormai appartiene al passato, chi ha coscienza valuti di conseguenza e abbia almeno l'umiltà e il rispetto verso la roccia e verso gli altri per fermarsi di fronte all'irrefrenabile (a quanto pare) istinto di trivellare la roccia e intasare le falesia con vie costrette o connessioni forzate.
Buona scalata a tutti.
Andrea Polo
Se si fa questo incontro, chiamatemi.
RispondiEliminaPaso
P.S.
Approfitto per ringraziare i chiodatori, bei e bruti!
UAhhahahahahhahah
piace come anche la gente di livello sia entrata nel discorso... grazie Andrea per le tue parole, non avrei saputo scrivere meglio!
RispondiEliminacari ragazzi,è bello vedere che ci sono ancora persone che credono in quello che fanno e si accalorano per qualcosa che amano,sopratutto se finalmente sono dei giovani,voi vi indispettite per quello che fa Dino,è giusto e condivisibile ai tempi d'oggi, ma ricordatevi che lo fa in un posto (mi riferisco al baratro) che ormai è un mezzo cantiere e per queste discussioni era auspicabile vi foste incontrati prima, invece vi dovreste INDIGNARE per quello che è stato appena fatto in val rosandra che vi ricordo essere un parco naturale, siete mai stati agli strapiombi delle vergini? non avete visto le scavate e sikate con cui qualcuno ha voluto creare una via? era proprio necessario? bravo ONE, vai a spaccare e tappare, vai là, vengo io a farti sicura.
RispondiEliminaTAPATA
Proprio a queste cose mi riferisco, io parlo di quello che so ma il discorso non è diverso in Valle. Il Baratro è così, ma questo non vuol dire che bisogna continuare così...
RispondiEliminaDelle vergini non sapevo nulla... Ma a quanto mi dicono ci sono altri avezzi ancora allo scavo... Se mi date delle certezze io pubblico i nomi! Dino non voleva essere un capro espiatorio è solo che è l'unico di cui sia sicuro...
ciao andrea
RispondiEliminati faccio un po' di nomi :
crish sharma il vostro idolo, ero sotto a neandertal a margalef e delle prese sono scavate ma comunque a fatto copertine ,
matej sova su histeria ha scavato, anche altre (non mi viene il nome l'8b+ a destra ), slovek o come si chiama, che per sloven purtroppo non son bravo e comunque io sbisi il polo ci abbiamo passato stagioni su quei tiri, poi millenium codiata da bubu e super scavata.
adesso ondra si e consolidato le prese su "la pianta di Shiva" ,
chi può e chi non può?
va benissimo indignarsi ma siamo coerenti e non si usino due pesi e due misure.
Ti aggiungo ancora un due nomi tanto per chi scala da poco
Rocco ( pentito ma non integralista), Ciano, Musico, Paolo Iesu, Dean (poco), Ezio Trapezio, Arci, Fossile, Makumba, Walter Perdan e ne dimetico sicuramente qualcuno, non si offenda
ciao a tutti rocco
sempre in valle, sotto oci de moccò a dx. anche le placche alle vergini.
RispondiEliminaalcune prese - chiave - però era necessario sikarle.
trapanate e martellate no.
in passato lo facevan tutti (basti pensare anche ad alcuni tiri a Ospo, e Crni Kal).
ora però, alla luce anche del livello (sbisi ha dimostrato che si passa) e di un'etica ancor più orientata alla riduzione dell'impatto sull'ambiente (intesa a 360 gradi), non è più giustificabile (ancor di più sui tiri NO BIG - che frequento con granitica e oramai rassegnata regolarità e dai quali non mi schioderò mai :-)))
il Panzon Cabibo.
love.
.....ah, meravigliosi diedri di terzo improteggibili in montagna sullo smarzo nella bufera...
ps: senza caschetto e da secondo con lo zaino.
marco:
RispondiEliminasono d'accordo con te sul rispetto. ho sempre rispettato chi ha chiodato e chi mi ha dato delle belle vie, dino compreso. sto solo dicendo che i tempi sono passati.
rocco:
io criticherei chiunque scava... però ammetterai che consolidare e scavare sono due cose diverse...
so che adesso stiamo cominciando ad entrare troppo nello specifico, e forse di questo bisognerebbe parlare con calma. Ma secondo me c'è una bella differenza fra consolidare prese che si potrebbero staccare dal creare prese completamente artificiali o modificare quelle già esistenti.
Possiamo discutere se vuoi se consolidare sia corretto e lecito, ma sempre dando per scontato che ora come ora scavare è sbagliato.
Rimane il fatto che citare chi ha sbagliato come esempio non giustifica le azioni future...
Comunque alcuni di quelli che hai citato non scavano più, alcuni hanno addirittura permesso che si rompessero le prese delle loro vie...
ps: se è per questo lo ha fatto anche Manolo...
RispondiEliminaCabibo
Ciao Andrea, dopo una settimana che non guardavo il blog, noto con piacere che l'annosa questione ha preso piede. Secondo me, anche troppo e in maniera filosofica. Intanto si parla di gradi che solo pochi raggiungeranno mai e non tutti quelli che hanno scritto se ne rendono conto. La roccia è di tutti (fino a prova contraria), e quindi ognuno fà ciò che crede. Poi entra l'etica, il rispetto ma, non dimentichiamo quanti si sono allenati sullo SCUDO (orrore ai tempi nostri ma poi tutti lo facevano e lo continuano a fare) , "Telefono azzurro",e lo stesso baratro dove Paolo Guano si è limitato ad attaccare delle prese lanciate da terra da Serena su King Kong, dicendo da subito "almeno un domani si potranno martellare". E poi, visti i tempi, non si è andati oltre....ma qualcuno lo ha reso una palestra a cielo aperto dove tutta Trieste si è potuta allenare "per l'alto livello". Io non sparerei a zero così su chi ci/vi ha permesso di raggiungere quei gradi. Ricordiamoci che il baratro stà su un terreno privato, ricordiamoci che c'era un nido di un allocco reale proprio dove passa una via e qualcuno ci ha acceso deliberatamente un fuoco sotto per farlo "sloggiare". Stiamo attenti a parlare di umiltà, di rispetto e di amore per la natura dopo aver fatto tutto ciò.
RispondiEliminaA Lumignano si sono scavati interi settori e parlo di vie dal 6a al 6c. Si è gridato allo scandalo e poi via tutti a scalarci sopra.
Se vogliamo bloccare gli scavi bene ! Basta parlare con (in questo caso) Dino e vedrete che la smetterà.
Non mi è piaciuto molto il ribadire che Dino ha fatto una via attaccando un rivio sbagliato (sà molto di personale), visto che negli anni tutti, ma proprio tutti hanno detto e fatto qualcosa di sbagliato o inesatto. Compreso nel tuo blog ne ho lette di inesattezze su tante prestazioni .
E fate stà riunione, che con una birra in mano è tutto più facile !!!
Eric
p.s. vedo che ci sono post "moderati" e non pubblicati......anche questa è libertà o censura. Magari converrebbe non pubblicare chi non si firma...
Con tanti commenti le questioni toccate sono molte: cordoni, bestemmie, magnesio, spittaggi lunghi sono il meno secondo me...e ci sarebbe da discutere anche lì se si vuole...
RispondiEliminaI temi principali però sono le falesie segrete e gli scavi e per entrambi è difficile decidere così (andrebbe bene anche a me fare un ritrovo).
Per quanto riguarda gli scavi anche io sono dell'opinione che non è più il caso di scavare. Probabilmente anche in passato poche volte era il caso di scavare, ma lo si è fatto pensando che altrimenti lì non si riusciva a passare, ok. OGGI le vie scavate ci sono e quindi ovviamente si scalano. OGGI però si è anche dimostrato che sulla stessa linea dove si era scavato o "bricolato" si riesce a passare sfruttando solo la linea naturale. Quindi perchè non pensare che forse un giorno, dove OGGI sembra impossibile, qualcuno in futuro salirà? Perchè segnare in modo irreversibile la roccia? Se uno ora dice che anche gli spit sono un segno indelebile sulla roccia siamo tutti d'accordo. Tuttavia ormai si è abituati e si desidera credo andare in falesia con l'idea di poter esprimersi al massimo, provando il grado estremo per le proprie capacità e migliorarlo. E questo ovviamente significa provare, volare, riprovare e magari volare ancora. Ecco che lo spit entra in gioco sopportando sicuramente il nostro volo e anche permettendo alla testa di essere più "spensierata". Basta spostarsi e andare in Inghilterra per scoprire (o ricordarsi) che lì solo l'idea di usare lo spit non è concepita. Chi fa bene o chi fa male? Alla fine, diciamocelo, si segue un po' la tendenza del momento e del luogo. Un esempio stupido è il seguente: qui la catena delle vie è stata messa pensando di moschettonarla con l'ultima presa utile (coerente col grado della via) mentre da altre parti pensando che la catena sia da prendere in mano dopo un ultimo passaggio fatto con la presa più bassa. Cosa si fa? Ci si allunga la catena? Si prendono delle schifezze pur di moschettonare dalla roccia? Si prende in mano la catena come di solito si fa lì? Per collegarsi al discorso sulle regole secondo me non c'è giusto o sbagliato perchè il bello dell'arrampicata è anche il fatto che non c'è IL vincitore. Ognuno è in sfida con SE STESSO! E se si riterrà vincitore/soddisfatto allungandosi la catena, che lo faccia! Contento lui, contenti tutti! Basta essere SINCERI CON SE STESSI. Diverso è invece nel campo agonistico: li sì che ovviamente, affinchè ci sia un solo vincitore indiscusso, ci devono essere delle regole. Per quanto riguarda invece le regole su come comportarsi al fine di non disturbare gli altri, non danneggiare l'ambiente ecc. sono convinta anche io che basterebbe BUON SENSO E BUONA EDUCAZIONE! E' quindi il rispetto per il prossimo che implica tutto quello che inutilmente si potrebbe scrivere come "regola"!
Ragazzi, sappiamo bene che ciò non è così scontato nella società (anzi..), ma noi in piccolo creiamo un'altra piccola società, quelli dei climbers, dove tutti si conoscono e (si spera) si rispettino, una grande famiglia in cui io sono convinta che parlando ci si riesca a chiarire.
A presto e cari saluti a tutti!!!!
Sara B.
Ou Ou Ou, mi go pena chiuso Apache e ste discussioni fa si che no vegni postada la notizia....ANCHE MI VOIO UN POST FIGO COME QUEI DE GUIDO E GIULIO!!!!!
RispondiEliminaLuca Visintin
PS ma apache xe scavada? : )
PSS voio precisar che xe el mio primo 8a+ e son talmente contento che medito de mollar l'arrampicata dalla gioia!!!!
RispondiEliminaLuca Visintin
...è da quando ho smesso con youporn che non controllavo con tanta frequenza un sito internet...
RispondiEliminaVENGA !!!
raf/panz/cab
Due precisazioni prima di commentare quanto scritto dagli altri:
RispondiElimina- tutti i commenti vengono postati, solo che preferisco leggerli prima di postarli. se no si possono postare per vari motivi (e non è ancora successo) sarò io a sintetizzare cosa c'è scritto nel post per evitare offese eccessive. ho voluto pubblicare comunque il post che cominciava con "cazzoni", nonostante l'offesa, perché era l'unica voce fuori dal coro. devo dire però che non ha dato ragioni interessanti.
- vi prego di leggere i commenti degli altri attentamente, perché se non leggete e poi dite la vostra la faccenda non ha molto senso.
eric:
RispondiEliminainnanzitutto non c'è nulla di personale con quanto scritto sul moschettonaggio della catena da parte di dino. ognuno fa quello che vuole sulle vie, se uno vuole partire da king kong in baratro e uscire su joshua uò farlo. era solo un esempio per chiarire la questione moschettonaggi. non fare affermazioni del tipo "sono state scritte cose sbagliate sul blog" senza argomentare. o dici cos'è stato scritto di sbagliato o non lo dici. io stesso sono uscito sulla catena di masochismo quando ho fatto il dubbio perché in catena c'erano le vespe, e ti assicuro che non era più facile.
Per quanto riguarda il volatile del Baratro preferirei parlarne in privato...
sara:
sono d'accordo con te praticamente su tutto.
luca:
COMPLIMENTI
potevi mandarmi una mail!
(piccolo polemica) se naziskin è 7b apache è 7c+...
comunque scrivimi due righe che pubblico!
Comunque se non capite la mia posizione "estremista" vi farò un esempio:
RispondiEliminaSe la roccia è di tutti e quindi chiunque può scavare qualsiasi via, cosa mi impedisce di togliere gli spit dalle vie che non mi piacciono? sono due azioni che possono essere messe sullo stesso piano.
non credo che ci possano essere due posizioni diverse su questo argomento o si fa o non si fa, se io non tolgo gli spit, quelli che chiodano non scavano...
Io ho scalato su tantissime vie scavate e gran parte dei miei miglioramenti sono dovuti a quelle vie. Quelle vie rimangono, sono là e faranno migliorare un sacco di altri arrampicatori. Non c'è assolutamente bisogno di altre! (eric, sbisi aveva scritto esattamente le stesse cose alcuni commenti fa! quindi leggete per piacere).
giuro ....ultimo comento e poi vi lascio stare.
RispondiEliminanei primi commenti ho letto molto di amore per la roccia....molto bello ma falso!
per un chiodatore che scava ci sono almeno 500 arrampicatori tutti amanti della natura e della roccia! com'è che quando vado in baratro, a ospo o mjscia ci sono bottiglie vuote, nastri di dita, cordoni, cicche ecc.
per non parlare del magnesio sulle vie, 10 su 100 usano lo spazzolino ma solo per egoismo, ognuno si pulisce la tacca o la sequenza di prese solo per migliorare l'aderenza (e menomale che ci sono almeno questi) ma in 17 anni di scalata non ho mai incontrato nessuno, che pulisse tutta la via solo per non lasciare segno ed affinche un'altro climber potesse fare la vera "a vista"
Andrea.
Biographie era già chiodata, nessuno penso si sognerebbe di scavare una via già chiodata da un altro, la via di Ciano è la da 13- 14 anni e nessuno si è mai permesso di toccarla.
Inoltre per la tua posizione di dire allora io ho la liberta di spaccare le prese un'altro ha la libertà di aggiungere un spit su una tua via, e non penso ti farebbe piacere.
QUINDI RISPETTO PER TUTTI!!!!!
CIAO ROCCO
non credo sia sbagliato parlare di queste cose e mi fa piacere che poni questi quesiti rocco. ma sono in grado di rispondere!
RispondiEliminarocco:
il rispetto è fondamentale e io sono il primo a rispettare gli altri, non mi sono mai permesso di fare le cose che provocatoriamente ho detto di voler fare.
il fatto che la roccia sia di tutti implica che è anche mia. apprezzo moltissimo tutti quelli che chiodano, ma non apprezzo quelli che ora scavano.
il discorso è: o alcune cose non si possono fare, o si può fare tutto.
se il discorso è ognuno fa quello che vuole (che vi ricordo non essere "libertà"), mi considererò libero di fare quello che voglio, anche sulle vie degli altri, e sulle mie se ci trovo dei cambiamenti.
oggi, nei nostri tempi, trovo lo scavare una fortissima mancanza di rispetto nei confronti di tutti quelli che scalano, e di conseguenza vorrei battermi perché si evitasse di farlo.
il fatto di aver chiodato un via non giustifica minimamente lo scavare la stessa via, sono due cose completamente diverse.
su tutti i discorsi di pulizia mi trovi pienamnte d'accordo, la penso come te e lo sai benissimo, MA non mi sembra intelligente legare i due discorsi... non cercare argomenti dove non ce ne sono, parliamo di cose diverse.
Ciao, io ho frequnetato la vostra "comunità" solo marginalmente quindi non sono a conoscenza di tutte le sfumature della storia dell'arrampicata triestina, ma volevo comunque dire la mia. Dopo aver letto i vostri post, non voglio ripetere quello che penso e alcuni hanno gia detto, ma vorrei farvi riflettere che questa può essere l'occasione di decidere come vogliamo fare evolvere la nostra amata attività senza prendersela sul personale, vedere cosa ha fatto uno o l'altro, cercare di giustificare errori fatti durante l'evoluzione di questo sport (che penso normali) o cercare dei capri espiatori. Penso che salire una via naturale, trovare i movimenti, soprattutto se strani, e riuscire a superarci per raggiungere la catena sia una soddisfazione personale maggiore che passare da una zanca all'altra magari umide, perchè scavate, per trenta metri. Quindi se vogliamo divertirci e dar la possibilità di divertirsi a tutti bisognerebbe cercare di evitare di rovinare la fantasia della natura perchè non è vero che la roccia è infinita, soprattutto quella di una certa qualità.
RispondiEliminaMattia
parole sante!
RispondiEliminaSmettiamola di darci contro qui e troviamoci da qualche parte.
RispondiEliminaOttima idea le birrette; propongo anche spritz e magari mojito (no go alba de come se scrivi).
Possibilmente il week end.
Paso
Sono molto felice per questo commento di Ciano. Una persona così importante per l'arrampicata triestina che si espone così per un problema da me sollevato mi rende felice e in un certo senso mi responsabilizza. Devo dire che il commento di Ciano e quelli di Rocco, per l'importanza dei due personaggi, mi hanno fatto molto piacere, come pure quelli di Andrea Polo, Sara e Mattia.
RispondiEliminaMi spiace di non aver avuto un contraddittorio sensato, ma spero di averlo a parole con le persone coinvolte.
Ho riletto il mio post del 10 giugno 2007, beh se vi interessa l'argomento rileggetevelo, dico le stesse cose, eppure allora non ha fatto tanto scalpore, solo perché non avevo fatto dei nomi... e vi ricordo che io non ho insultato nessuno.
Buona notte a tutti,
AndreONE
Ciao a tutti, è da qualche giorno che leggo le varie opinioni riguardo scavi, falesie, chiacchierate e quant'altro e posso dire ben poco al riguardo perchè scalo (o almeno ci provo) da veramente poco e con poca frequenza. Vorrei solo ringraziare chiunque abbia contribuito alla realizzazione dei tiri a Dark Point perchè, a mio parere, è la più bella falesia che io abbia visto nei dintorni di Trieste. E' bella per l'ambiente, per l'atmosfera, per la grinta che ti infonde, per la spettacolarità dei tiri. Le vie che ho provato sono poche (per la precisione 3) perchè non ho sicuramente il grado per poterne affrontare altre, ma come ho detto fin dalla prima volta, vorrei avere l'8c per un giorno solo per farmi un giro su tutte quelle vie!!!
RispondiEliminaGrazie muli!!!
Petra
Non sono il legale di Sharma, ma lui come Andrada e altri veri top climbers che chiodano da una vita (l'ammericano ha iniziato "da poco ma mi sembra ci sappia fare)mi pare usino la sika solo per consolidare prese "ovvie", ovvero quelle o essenziali o che potrebbero staccarsi e fare danni e tra smartellarle vie e metterci dentro la sika ne passa. Detto questo non credo sia una giustificazione dire se lo fanno loro lo faccio pure io.
RispondiEliminaConcordo quasi pienamente col pensiero di Ciano(il Musico vecchio secondo me era la "solita" via del baratro,ora è una bellissima anomalia!), e vorrei aggiungere che se "ex giovini" come il sottoscritto e Sbisigo hanno scalato più volte su opere in muratura non è per una segreta libidine, ma solo per il fatto che c'era quello.
Aggiungo che al contrario di quanto detto dal Polo è stato un bene la "pigrizia" del non confinare anni fa, perchè ci sarebbe stato il rischio che quei paradisi potevano diventare delle maxi forme di emmental. Il passato è passato, certe vie come i Lager è giusto che restino da esempio su cosa non fare, ma adesso basta!
Non sono d'accordo con Rocco sul fatto che Sezana sia chiodata "pericolosamente"(sull'argomento scavi sappiamo già bene le nostre idee avendo più volte chiacchierato davanti ad una birra), e credo che i numerosi giovini che si stanno facendo le ossa(senza rompersele) li lo dimostri. Molti dicono che anche Ceuse sia chiodata male(e a mio avviso è solo un modo per giustificare la poca propensione al volo, ed è ben chiaro che non mi riferisco ai coniugi Romano), ma secondo me posti tipo Crni Kal e Mano di Fatima sono più pericolosi,in quanto lo spit vicino rassicura l'assicuratore che diventa meno attento. Viceversa a Sezana bisogna stare attenti, attenti come bisognerebbe essere sempre quando si fa sicura!
Ste (sempre zoppo)
Fa piacere tu sia stato sincero, e adesso avrai anche capito, immagino, da quello che è stato scritto, il perché teniamo queste falesie nascoste.
RispondiEliminaComunque a tutto abbiamo rimediato, su 8a.nu abbiamo scritto quello che abbiamo scritto anche qui.
Nessun problema comunque, non è accaduto nulla di irreparabile...
Altri obrobri sono stati compiuti da marino in valle. Alpinisti che dovrebbero amare la natura più che modificarla per salire a tutti i costi delle vie...nemmeno fossimo pagati! Visto che nessuno lo ha ancora portato ad esempio, e proprio questa sera è saltato fuori nuovamente parlando con degli amici, vi racconto una cosa....bimba yena è una via scavata del baratro. Una via piena di prese scavate e sikate che io ho salito. Di questa via prima di esere demolita dal trapano erano stati fatti tutti i singoli ! Non mi ricordo bene con certezza chi fosse stato a farli ma chiederò conferma. Al di la di questo probabilmente era possibile magari un 9b, magari mai e poi mai nemmeno dopo anni di tentativi sarei riuscito nell' impresa...Io credo che sarebbe stato molto più motivante provare e nn riuscire a salire una via così dura e naturale che fare un cavolo di 8c tutto scavato. Se nn capite la bellezza di una via naturale rispetto a una via scavata per me avete qualcosa che nn va! sbisi
RispondiEliminaGrande Nelson!
RispondiEliminaSono contento del tuo chiarimento!
Tu come stai?
Ciao,
Ciano
Ciao Ciano,
RispondiEliminasto benone, frescamente sposato, di ritorno dal viaggio di nozze dove ho potuto toccare el captain, nello Yosemite Park... FAN-TAS-TI-CO
Continuo a fare crepes (omelette), e ovviamente continuo ad arrampicare!
Un Salutone!
Nelson
Complimenti, caro Nelson!
RispondiEliminanon sapevo del felice evento!
ci vediamo,
Ciano
Sono stati eliminati alcuni commenti, credo a causa dello spostameto del blog.
RispondiEliminaCiano si è accorto della mancanza del suo e me l'ha rimandato... se vedete che mancano altri mandatemeli!
16 luglio 2011
Ciao a tutto il popolo verticale triestino,
eccomi qua, meglio tardi che mai.
Per cercare di non farmi prendere dall’entusiasmo e sviare su altro, dico la mia per punti, visto che sono tre gli argomenti portati dal nostro bravo AndreaOne.
Baratro e DarkPoint sul sito 8a.nu: spero solo che chi ha preso l’iniziativa di segnalare sul web la posizione dei due spot l’ha fatto nella (non giustificabile) ignoranza di come ci si rapporta verso chi chioda le falesie. Il gesto lo vedo come una mancanza di rispetto verso chi ha scoperto e lavorato in un posto e che quindi può avere delle valide ragioni per non divulgare le info per internet o guide scritte.
segue...
... segue
RispondiEliminaIn questo caso non è l’egoismo della falesia segreta, ma la tutela di due super posti dove i rapporti con il vicinato (abitanti e comune) sono delicati. In particolare per il Baratro, la situazione critica del parcheggio ci potrà dare dei problemi.
Una cosa mi mette a disagio: ho la sensazione che sia sempre più diffusa una mancanza di interesse verso il lavoro che ci sta dietro alla creazione di un settore di arrampicata.
Vi ricordo che a Sesana e in Baratro possono andarci tutti, basta chiedere a chi ha valorizzato il posto le semplici norme di comportamento.
Chiodatura DarkPoint: qui la questione mi pare semplice e mi fa anche un po’ sorridere, visto che non si tratta di un posto per principianti. Chi trova la chiodatura troppo lunga nella dolina di Sesana probabilmente si è abituato troppo bene in posti anche come il Baratro, dove riesci a scalare su parecchie vie “con la corda dall’alto anche se sei da primo”. Dove chiami “volo” un semplice resting allungato. Quasi tutte le vie in Baratro sono state liberate 15 anni fa con l’etica del tempo: rotpunkt mettendo i rinvii e pochissimi rinvii fissi (solo per la sicurezza e non per la comodità del moschettonaggio). I cordoni non esistevano e nessuno trovava le vie pericolose. Semplicemente, per dirla come il Ste Varnerin, a Sesana la chiodatura è “sicura ma non banale”, i passaggi sono obbligatori e non riesci a “rubare” una sequenza in A0 se non riesci a salirla. Devi scalare e basta. La sicura deve essere normale, dove per “normale” io intendo che devi seguire la salita del compagno e saper fare il dinamico. Su dei tiri per me difficili mi stanno facendo sicura benissimo anche amici che fanno fatica sul 6b, quindi basta istruire e responsabilizzare la gente!
Aggiungere spit sulle vie a Sesana? Ma semo mati??
Scavi: mi pare interessante vedere come la modifica della roccia sia un argomento chiave per l’arrampicata libera, mentre in altri campi alpinistici il problema non si pone.
Le vie ferrate sono una vera violenza verso la montagna eppure attirano migliaia di escursionisti ogni settimana, mentre in grotta si fa addirittura l’uso di esplosivi per aprire dei varchi!
Parlo da chiodatore incallito (a TS ho chiodato e risistemato più di 150 vie di tutti i gradi) e da ex-scavatore/bricolatore. Sicuramente non pentito, perché mi pare di rinnegare un mio passato che invece mi ha formato tanto. Vie come “Formica atomica”, “Apache kid”,”Impero dei sensi” e altre ancora sono la testimonianza di un mio modo di chiodare che non mi appartiene più. Continuo ancora a modificare la roccia, ma solo per consolidare le prese con la resina e per disgaggiare tutto quello che ritengo pericoloso. Adesso non mi sogno neanche di creare un appiglio dove non c’è, lascio provare a qualcuno più bravo di me e se non si passa lascio passare del tempo.
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RispondiEliminaSecondo me quello che distingue un chiodatore bravo da un “piantaspit” (oramai il trapano ce l’hanno in tanti) è la capacità e l’umiltà di capire che la roccia è di tutti e che quindi si sta facendo un lavoro al servizio della comunità verticale e non solo per se stessi. Fra le tante cose che deve saper fare, il chiodatore deve operare in base al sito e al target di gente che lo frequenterà, chiodando solo linee logiche e non saturando ogni centimetro di roccia libera, non piantando più spit del necessario e rimuovendo ogni traccia del cantiere (anche i tasselli “da lavoro”, utilissimi per fare meno fatica in strapiombo).
L'opera dell'uomo sulla roccia rimane a lungo ed è la testimonianza di un modo passato e personale di interpretare l'arrampicata, che ci aiuta a capire cosa è meglio fare o non fare. Anche per questo motivo, qualche anno fa, sono stato contrario allo smantellamento delle (bruttissime) prese che il Musico aveva incollato sulla sua via in Baratro. Adesso è indubbiamente un bellissimo tiro naturale, ma prima era il primo 8b della dolina (uno dei primissimi a Trieste, quindi "quasi storico") mentre adesso è una via che non esiste più.
Attualmente il chiodatore che scava le prese è una persona che non è al passo con i tempi, che forse non ha saputo rinnovarsi come scalatore e che non segue la direzione che sta prendendo il movimento verticale.
L'amico Dino non è l’unico che ha “cantierizzato” delle vie in Baratro, siamo in tanti i responsabili, come giustamente segnalava Rocco. Ma per qualche motivo lui forse non ha capito o accettato che i tempi sono cambiati. Le sue vie sono state divertenti e innovative fino a qualche anno fa, ci abbiamo passato intere giornate sopra, ma adesso le varie “Attila”, “Bimba Iena” e altre non le prova più nessuno, gli 8c belli si trovano da altre parti. Di altre vie identiche non ce n’è proprio bisogno.
Il perchè di questo suo continuo accanirsi contro la roccia non lo so, bisognerebbe chiederlo a lui, ma è evidente che non si tratta di arte di chiodare ma di pura violenza.
Per chi pensa che stia esagerando, andate in Baratro, guardate a sx. di King Kong e capirete di cosa sto parlando.
Per concludere: ovviamente mi metto a disposizione per qualsiasi chiacchierata da fare assieme, ben contento di cercare una linea comune, ma la cosa la vedo difficilmente risolvibile visto che mi pare di capire che lo scavo è un problema solo per una parte minoritaria degli arrampicatori.
Sono quasi tutti d’accordo che lo scavo non va bene, ma se per fare un tiro si trova una tacca sikata va bene lo stesso, se sta lì ci sarà un perchè.
A conferma di ciò, vi segnalo che l’argomento scavi il buon Andrea l’aveva già proposto sul blog in data 10 giugno 2007 e tutto è rimasto fermo lì…
Quindi va bene, troviamoci tutti assieme, mi piacerebbe proprio capire perché nelle nostre falesie, nel 2011, c’è chi sta ancora scavando vie di 6b! Incredibile!
E per non illuderci di essere tutti ambientalisti: l’arrampicata NON è ecocompatibile! Altro che scavo-nonscavo, questo xè el problema!
Un abbraccio a tutti,
Ciano